Progetti Infrastrutturali

 

Metropolitana Leggera delle Città

Il Canavese deve avere la volontà di realizzare una Metropolitana Leggera come la Berlino-Postdam che porti velocemente le persone da Torino ad Ivrea. Velocemente significa in un tempo tale che risulti per loro conveniente abitare in Canavese piuttosto che nella periferia o nella prima cintura di Torino: nella loro scelta peserebbe l’andare incontro ad una qualità della vita superiore e le nostre aziende farebbero molta meno fatica a trattenere i ragazzi del Politecnico che spesso si spostano su Milano non solo per le retribuzioni più alte ma anche perché i trasporti sono migliori. Il valore delle case dell’Eporediese e più in generale del Canavese, infine, aumenterebbe.

Metropolitana Leggera del Gran Paradiso

Il Canavese deve voler realizzare una Metropolitana Leggera, sempre come la Berlino-Postdam, che porti velocemente le persone da Torino nell’Alto Canavese. Il ragionamento sulla qualità della vita e sull’aiuto alle aziende nel trattenere le persone è lo stesso della Metropolitana Leggera delle Città: l’unica differenza sta nel fatto che qui abbiamo un importantissimo comparto dello stampaggio a caldo e della meccanica pesante. Inoltre in questo caso abbiamo in più un altrettanto importante fattore turistico: all’arrivo della Metropolitana, infatti, le navette di Erbaluce Express potrebbero ricevere i passeggeri alla stazione e portarli nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Superstrada del Gran Paradiso

Il Canavese deve voler realizzare una Superstrada, come la Bolzano-Merano che ha cambiato il volto di un territorio, che permetta alle persone di raggiungere rapidamente da Torino il comparto dello stampaggio a caldo e della meccanica pesante da una parte e il Parco Nazionale del Gran Paradiso dall’altra. Un’infrastruttura può da sola cambiare il volto di un territorio. Aziende che non si spostano altrove perché comprendono che il sistema Paese e i sistemi locali lavorano al loro fianco e cittadini che diventano turisti grazie a un’infrastruttura che li accoglie e li porta “dolcemente” a destinazione.

Pedemontana dell’Acciaio

Il 50% della trasformazione dell’acciaio italiana e il 10% di quella europea avviene in Canavese. Il Canavese deve voler realizzare una Pedemontana dell’Acciaio e la deve chiamare così per rendere omaggio alle aziende del comparto dello stampaggio a caldo e della meccanica pesante che sono un gioiello di cui il nostro territorio dovrebbe andare fiero. Una Pedemontana che deve tagliare il territorio esattamente nella direzione che serve alle aziende: dall’incrocio con la Superstrada del Gran Paradiso fino al cuore del comparto dello stampaggio a caldo e poi verso Ivrea velocemente con la realizzazione di un nuovo Ponte Preti.

Trenino Rosso delle Valli di Lanzo

Il Canavese deve voler realizzare un’infrastruttura prettamente turistica e di rilievo per le Valli di Lanzo come – in questo caso questo è il benchmark – il Trenino Rosso del Bernina. Un’opera che permetta ai visitatori di salire ed essere accolti con le loro biciclette, di mangiare prodotti tipici locali in un ristorante a bordo del treno, di prenotare online le visite presso i produttori di quegli stessi piatti che hanno appena gustato. Un’infrastruttura che sia di grande richiamo, così come lo è il Trenino Rosso del Bernina soprattutto per la Valtellina, per tutto il territorio.

Copertura a Banda Larga, Satellite, 5G

Il Canavese deve voler portare a termine una copertura a banda larga, satellite, 5G che sia in grado di far viaggiare velocemente tutti sulle sue autostrade digitali. Coloro che sono all’interno del territorio – le aziende, le scuole, i comuni, i lavoratori, i cittadini etc. – e coloro che sul territorio ci vengono – i turisti -. Realtà aumentata fruita direttamente dai totem e dalle indicazioni che saranno presenti sui monumenti e sulla cartellonistica, prenotazioni veloci di ogni mezzo di trasporto, accesso veloce a qualsiasi teatro o museo, ristorante o albergo o eccellenza del territorio da andare a visitare e “degustare”; tutti i servizi che, grazie alle autostrade digitali, verranno resi fruibili con la tele-medicina soprattutto nelle zone più disagiate del territorio; tutte le soluzioni che Industria 5.0 – che riporterà l’uomo al centro dello scenario digitale – permetterà alle aziende di utilizzare e di sviluppare e che, basandosi sull’analisi dei dati, avranno bisogno di autostrade digitali estremamente veloci.