Think Tank

 

Canavese2030 è un think tank di ispirazione civica e indipendente, animato da cittadini e organizzazioni che vogliono un territorio aperto, dove si possano sperimentare politiche innovative, in cui le soluzioni ai problemi siano formulate e attuate in modo collaborativo e trasparente e nel quale gli attori pubblici e privati si sentano responsabili delle proprie azioni verso la comunità.

Canavese2030 nasce dall’intuizione e dallo stimolo de “La Sentinella del Canavese”, giornale storico del territorio, e di Manzoni Advertising Gruppo Editoriale GEDI. Al centro della sua agenda ha la crescita come sviluppo economico e sociale del territorio. I suoi valori sono racchiusi in quell’identità di territorio, senso di appartenenza, Nuova Comunità caratterizzati da coesione sociale, relazioni personali, identità culturale, benessere individuale e collettivo, idea di uno sviluppo sostenibile e soprattutto coraggio, passione e amore per il Canavese.

Canavese2030 fonda le sue radici in un patrimonio genetico del territorio che non è mai andato perduto. Oggi è un laboratorio di protagonismo civico, un’organizzazione di persone che credono nell’importanza di lavorare sulle condizioni che danno forma alla società.
Canavese2030 è un “luogo” nel quale produrre progetti e azioni frutto di identità culturali diverse. E’ la creazione di nuovi modelli di networking e la messa a fattor comune delle singole competenze come moltiplicatori dei risultati. E’ cerniera e arena di dibattito tra ambienti diversi e complementari e sviluppo di sinergie forti tra attori pubblici, gruppi privati, accademia, centri di ricerca, mondo politico e organi di informazione.
Generare luoghi di incontro, esplorare nuove forme del vivere insieme, creare connessioni tra mondi diversi, dare vita ad esperienze di progettazione e realizzazione ampliando la platea delle persone e delle organizzazioni disponibili a mettersi in gioco è il filo conduttore che guida le azioni di Canavese2030.

Canavese2030 è quindi strumento di condivisione di idee e strumento di policy making teso ad un’organizzazione sociale più favorevole al benessere di una comunità inclusiva nella quale la somma tra l’interesse sociale, l’interesse economico e l’interesse politico diventano l’interesse generale.